@article{Marcobruni_Aliprandi_Raineri_Fornari_Ferliga_Bettoncelli_Vitacca_Foglio_2014, title={L’offerta assistenziale per la diagnosi di BPCO sul territorio di Brescia}, volume={29}, url={https://www.aiporassegna.it/article/view/422}, DOI={10.36166/2531-4920-2014-29-37}, abstractNote={<p><strong>Introduzione</strong>. La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) risulta sottodiagnosticata. Scopo del presente lavoro è stato valutare l’offerta assistenziale in termini di organizzazione, volumi, tipologie di pazienti e risorse umane su un campione di istituzioni del territorio bresciano dedicate a pazienti BPCO.<br><strong>Materiali e metodi</strong>. Sei centri hanno partecipato allo studio. Utilizzando database amministrativi e clinici relativamente agli anni 2010-2011, sono stati raccolti dati sulle caratteristiche organizzative degli ambulatori, tipologia e caratteristiche delle prestazioni erogabili, flussi di prime diagnosi di BPCO (confermate dopo spirometria semplice e test di broncoreversibilità con salbutamolo 400 gamma) e flussi di pazienti in follow-up entrambi suddivisi secondo stadiazione GOLD 2010.<br><strong>Risultati</strong>. Tutti i centri risultano aver aderito ai percorsi diagnostico-terapeutici (PDT) messi a punto dall’azienda sanitaria locale (ASL) di Brescia. L’offerta assistenziale erogata dai vari centri risulta abbastanza omogenea per quanto riguarda i tempi di attesa e la qualità delle prestazioni fornite. Il dato di incidenza annua è inferiore a quanto valutato in letteratura. I centri a impostazione riabilitativa risultano visitare una maggior percentuale di pazienti affetti da BPCO rispetto a pazienti affetti da asma bronchiale, effettuare prime diagnosi di BPCO anche su una percentuale di pazienti con stadiazione GOLD III-IV, seguire in follow-up soprattutto pazienti con stadio GOLD III-IV.<br><strong>Conclusioni</strong>. Il campione offerto dai centri afferenti allo studio, permette di evidenziare come l’offerta assistenziale per la diagnosi di BPCO a Brescia sia buona; gli incontri di formazione con i medici di famiglia hanno prodotto buoni risultati per quanto riguarda l’identificazione di nuovi casi di BPCO nello stadio più precoce di malattia; va proseguita l’attività di formazione per i medici di base e l’attività educazionale nei confronti dei pazienti per avvicinarsi ai dati di incidenza/prevalenza previsti in letteratura riducendo al minimo le prime diagnosi con un già avanzato livello di malattia.</p&gt;}, number={3}, journal={Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio}, author={Marcobruni, Nadia and Aliprandi, Giovanni and Raineri, Piera and Fornari, Dario and Ferliga, Mauro and Bettoncelli, Germano and Vitacca, Michele and Foglio, Katia}, year={2014}, month={giu.}, pages={152-158} }