@article{Bonti_Ferrari_2021, title={La gestione delle tossicità polmonari indotte dalla terapia target e dalla immunoterapia nel carcinoma polmonare: ruolo dello pneumologo}, volume={36}, url={https://www.aiporassegna.it/article/view/567}, DOI={10.36166/2531-4920-567}, abstractNote={<p>Il tumore del polmone rappresenta la principale causa di morte per neoplasia nel mondo. Negli ultimi anni, la miglior conoscenza dei driver molecolari alla base dello sviluppo del tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC) ha portato allo sviluppo di specifici farmaci a bersaglio molecolare. Per pazienti senza mutazioni target, gli inibitori dell’immunocheckpoint hanno radicalmente cambiato il trattamento del NSCLC in stadio avanzato, migliorandone la sopravvivenza e la qualità di vita. Nonostante i benefici clinici e la buona tolleranza, soprattutto per l’immunoterapia, questi nuovi farmaci sono associati ad effetti avversi, comprese le polmoniti. L’incidenza di tossicità polmonare è bassa ma può essere tale da portare alla sospensione del farmaco o addirittura al decesso (35% dei decessi da tossicità-immunorelata con anti PD1- PDL1). I meccanismi alla base della tossicità non sono del tutto noti. La clinica e i pattern radiologici di interstiziopatia non sono specifici, per cui spesso la diagnosi è di esclusione. Il trattamento è basato sulla gravità: secondo il grado di tossicità, è opportuno sospendere il farmaco e trattare i pazienti con steroide; nei casi gravi refrattari, si può considerare l’uso di immunosoppressori, benché off label. L’utilizzo sempre più diffuso di terapie target e immunoterapia ha portato ad un incremento dei casi di tossicità, per cui diagnosi precoce e corretta gestione diventano indispensabili. Il ruolo dello pneumologo è cruciale per diagnosi e monitoraggio dei pazienti, tramite l’esecuzione di prove di funzionalità respiratoria, emogasanalisi, test del cammino. Una riduzione della DL<sub>CO</sub> può riflettere un danno dell’interstizio polmonare, così come la riduzione di FEV<sub>1</sub> e FVC: una preesistente compromissione funzionale respiratoria aumenta il rischio di tossicità (interstiziopatie polmonari, BPCO). Riteniamo che una gestione multidisciplinare delle tossicità, con il coinvolgimento degli specialisti, sia necessario per migliorare la prognosi dei pazienti in terapia per tumore del polmone.</p&gt;}, number={4}, journal={Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio}, author={Bonti, Viola and Ferrari, Katia}, year={2021}, month={dic.}, pages={215-223} }