@article{Micheletto_2021, title={I target della gestione del paziente con BPCO: riacutizzazioni, mortalità e triplice terapia}, volume={36}, url={https://www.aiporassegna.it/article/view/581}, DOI={10.36166/2531-4920-A081}, abstractNote={<p>La BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) rappresenta una delle principali cause di mortalità, con un importante impatto personale, sociale e farmaco-economico. Nella storia naturale della malattia le riacutizzazioni svolgono un ruolo fondamentale, visto che peggiorano la qualità di vita, il declino della funzionalità respiratoria e incidono pesantemente sulla mortalità. Il trattamento farmacologico può avere un impatto positivo sulla malattia, poiché è in grado di migliorare i sintomi, la frequenza e la gravità delle riacutizzazioni, la tolleranza all’esercizio e lo stato generale di salute complessivo. I farmaci disponibili per il trattamento della BPCO comprendono i broncodilatatori (antagonisti muscarinici - LAMA, ed i β-agonisti - LABA) e gli steroidi inalatori (ICS). Il documento internazionale di riferimento GOLD consiglia inizialmente l’uso di un singolo broncodilatatore e il successivo passaggio, nel caso non sia ottimale il controllo dei sintomi e/o delle riacutizzazioni, a una duplice terapia in combinazione fissa di LABA/LAMA oppure di LABA/ ICS. Per i pazienti trattati con duplice terapia che continuano ad avvertire un importante peso sintomatologico e frequenti riacutizzazioni, si consiglia uno step-up verso la triplice terapia (ICS/LABA/LAMA). <br>Una nuova triplice terapia, con un nuovo inalatore (Aerosphere) che prevede la somministrazione di budesonide/glicopirrolato/formoterolo fumarato (BGF) ha dimostrato in due studi clinici randomizzati, controllati, in doppio cieco, di ridurre in modo significativo le riacutizzazioni rispetto alla duplice terapia con glicopirrolato/formoterolo fumarato (GFF). L’aspetto innovativo riguarda la mortalità. Il metodo di analisi intention-to-treat ha dimostrato che il rischio di mortalità con BGF 320 era significativamente più basso rispetto a GFF (hazard ratio 0,51; 95% intervallo di confidenza 0,33-0,80; P = 0,0035). L’impatto sulla mortalità risulta di fondamentale importanza e potrebbe cambiare completamente la percezione sulla terapia inalatoria della BPCO.</p&gt;}, number={4}, journal={Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio}, author={Micheletto, Claudio}, year={2021}, month={dic.}, pages={197-205} }