Rassegna di Patologia dell'Apparato Respiratorio
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<p><strong>Rassegna di Patologia dell'Apparato Respiratorio</strong> è la Rivista ufficiale dell'Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS).<br />Pubblica, in lingua italiana o inglese, lavori scientifici inerenti la ricerca clinica e di laboratorio e le osservazioni cliniche pertinenti alla fisiopatologia e alla patologia delle malattie dell'apparato respiratorio.<br /><br /></p> <p><strong>Periodicità</strong>: trimestrale<br />ISSN 2531-4920<br /><br />Censita in EMBASE, The Exerpta Medica Database</p> <p><a href="informazioni-submission"><strong>Submission online</strong></a></p>AIPO RICERCHEit-ITRassegna di Patologia dell'Apparato Respiratorio0033-9563<p>Tutti gli Autori che hanno contribuito alla stesura del manoscritto devono presentare una copia compilata e firmata (firma originale) del documento “<a href="https://www.aiporassegna.it/Cessione-diritti-autore.pdf" target="_blank" rel="noopener"><strong>Cessione diritti d’Autore</strong></a>”.</p> <p>Firmando il documento, gli Autori confermano di aver letto e accettato i seguenti termini e condizioni:</p> <p style="padding-left: 40px;">• il manoscritto è stato redatto secondo le norme editoriali della rivista <br>• il manoscritto è originale e non è stato pubblicato in precedenza<br>• sono state ottenute tutte le autorizzazioni (es: riproduzione di figure/tabelle tratte da altre fonti)<br>• il copyright sarà trasferito alla rivista, previa accettazione del manoscritto</p> <p>Il documento dovrà essere compilato e firmato da tutti gli Autori dell’Articolo ed inviato via email a <a href="mailto:edizioni@aiporicerche.it">edizioni@aiporicerche.it</a>.</p> <p>Scarica il documento “<strong><a href="https://www.aiporassegna.it/Cessione-diritti-autore.pdf" target="_blank" rel="noopener">Cessione diritti d’Autore</a></strong>”</p>Disturbi Respiratori nel Sonno
https://www.aiporassegna.it/article/view/815
<p>Un primo interessante articolo, pubblicato sul New England Journal of Medicine, valuta l’utilizzo di una nuova classe di farmaci antiobesità sui pazienti con apnea ostruttiva nel sonno (OSA) 1. L’incremento di peso e l’obesità sono fattori anatomici favorenti la comparsa dell’apnea ostruttiva nel sonno (OSA) e di conseguenza la perdita di peso diventa un obiettivo primario nel trattamento della patologia. Le attuali linee guida raccomandano una riduzione del peso corporeo dal 7 all’11% per i pazienti con OSA anche se una recente meta-analisi ha riportato come un’ulteriore diminuzione del peso possa essere utile nel ridurre ulteriormente l’indice di rischio cardiovascolare. Il calo ponderale è spesso difficile da raggiungere con il solo intervento sullo stile di vita e anche la chirurgia bariatrica, pur mostrando benefici, non è un approccio praticabile per molte persone. Pertanto, un intervento farmacologico mirato all’obesità e ai suoi effetti sull’OSA, sui sintomi, sul rischio cardiovascolare, sul diabete e sull’infiammazione sistemica, può facilitare un approccio alla patologia. Con il crescente aumento delle persone affette da obesità, una nuova classe di farmaci per la perdita di peso, noti come agonisti del recettore del GLP-1, sta creando un grande interesse per il trattamento dell’obesità e del diabete. Questi farmaci, simeglutide e tirzepatide, diminuiscono la sensazione di fame e rallentano lo svuotamento dello stomaco in modo che le persone che li assumono riducano l’apporto calorico.</p>Fabrizio Dal Farra
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2025-11-142025-11-144010.36166/2531-4920-815BPCO, Asma e Malattie Allergiche
https://www.aiporassegna.it/article/view/816
<p>Negli ultimi anni, le terapie biologiche hanno rivoluzionato il trattamento dell’asma grave e, più recentemente, della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), offrendo opzioni mirate per sottogruppi di pazienti caratterizzati da specifici fenotipi infiammatori. In particolare, i biologici che agiscono contro le citochine coinvolte nell’infiammazione di tipo 2, come l’interleuchina (IL)-4, -5 e -13, hanno dimostrato di ridurre significativamente le riacutizzazioni e migliorare il controllo della malattia nei pazienti con asma eosinofilico grave (severe eosinophilic asthma, SEA). Nuove evidenze suggeriscono un potenziale beneficio anche nei pazienti con BPCO e infiammazione eosinofilica, aprendo prospettive terapeutiche promettenti in un contesto finora privo di trattamenti personalizzati efficaci. Durante l’anno 2024 sono stati pubblicati numerosi lavori in questo ambito, a conferma di un enorme interesse che perdura nel tempo. Fra i contributi disponibili in letteratura, alcuni hanno portato evidenze innovative che saranno di supporto per il miglioramento del management di asma e BPCO oltre che degli outcome clinici.</p>Francesco Menzella
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2025-11-142025-11-144010.36166/2531-4920-816Terapia Intensiva Respiratoria
https://www.aiporassegna.it/article/view/817
<p>I tre articoli selezionati affrontano tematiche di particolare interesse quali la dispnea, l’ossigenoterapiaa lungo termine e l’impiego della ventilazione meccanica non invasiva (NIV) nei pazienti con acidosi respiratoria. Riteniamo che tali lavori, distinguendosi per rilevanza clinica e valore scientifico, possano offrire stimolanti spunti di riflessione e approfondimento per tutti gli operatori del settore. La dispnea è uno dei sintomi più invalidanti riscontrati dai pazienti in condizioni critiche e si manifesta in circa il 40% dei soggetti sottoposti a ventilazione meccanica invasiva. Nonostante l’elevata prevalenza e l’impatto significativo sulla prognosi dei pazienti, la dispnea è spesso sottovalutata e trattata in modo non adeguato. Una recente dichiarazione congiunta della European Respiratory Society (ERS) e della European Society of Intensive Care Medicine (ESICM) 1, ha affrontato in maniera sistematica la definizione, la fisiopatologia, la diagnosi e il trattamento della dispnea in terapia intensiva. <br>La dispnea, definita come una percezione soggettiva fastidiosa o angosciante della respirazione, rappresenta l’espressione sintomatica della sofferenza cerebrale ad essa correlata. Tale esperienza è complessa ed è determinata dall’interazione di fattori percettivi - come il confronto tra comando neurale e <em>feedback</em> sensoriale respiratorio - cognitivi ed emotivi.</p>Lara Pisani
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2025-11-142025-11-144010.36166/2531-4920-817Pneumopatie Infiltrative Diffuse e Patologia del Circolo Polmonare
https://www.aiporassegna.it/article/view/818
<p>Negli ultimi anni, la ricerca sulle malattie polmonari interstiziali diffuse (ILDs) ha vissuto un lungo periodo di relativa “stasi” sul fronte terapeutico: dopo l’approvazione degli antifibrotici ormai più di dieci anni fa, poche novità significative avevano realmente modificato la pratica clinica quotidiana. Per molto tempo ci siamo trovati a discutere più di diagnosi, classificazione e prognosi che non di nuove strategie di trattamento, e questo ha reso la gestione terapeutica delle ILD spesso limitata e frustrante. Proprio per questo, la comparsa di studi di fase 3 con esiti positivi negli ultimi mesi rappresenta un cambiamento di prospettiva tanto atteso quanto necessario. In questo numero, ho scelto di concentrarmi esclusivamente su articoli che riguardano la terapia, perché finalmente abbiamo a disposizione dati solidi che aprono la strada a scenari nuovi, sia nelle fibrosi polmonari idiopatiche e progressive, sia nella sarcoidosi polmonare. Va sottolineato che, per compito assegnato, avremmo dovuto selezionare esclusivamente pubblicazioni del 2024; tuttavia, i tre articoli presentati, pur essendo stati pubblicati ufficialmente nel corso della prima parte del 2025, erano stati di fatto anticipati da comunicati stampa e/o presentazioni congressuali già alla fine del 2024, suscitando grande interesse nella comunità scientifica internazionale. Ignorarli avrebbe significato trascurare evidenze che, a tutti gli effetti, segnano una svolta nel panorama terapeutico delle ILD. È per questo che abbiamo deciso di includerli: perché rappresentano non soltanto il futuro, ma già il presente della nostra disciplina.</p>Claudia Ravaglia
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2025-11-142025-11-144010.36166/2531-4920-818Educazionale, Prevenzione ed Epidemiologia
https://www.aiporassegna.it/article/view/819
<p>L’anno 2024 ha visto l’avvio dei percorsi territoriali previsti dal Decreto Ministeriale 77 con lo sviluppo di modelli di presa in carico territoriale della cronicità respiratoria e l’identificazione delle Case della Salute e degli Ospedali di Comunità come luoghi di diagnosi e gestione della cronicità, in collaborazione con la Medicina Generale e gli altri specialisti che gestiscono patologie a elevata prevalenza come cardiologi e diabetologi. I Sistemi Sanitari Regionali, inoltre, hanno cercato di predisporre strategie per il controllo delle liste d’attesa al fine di garantire a tutti i cittadini un cluster minimo necessario di presa in carico: per la Pneumologia le prestazioni identificate come indicatore sono state la prima visita pneumologia, la spirometria semplice e la spirometria globale, prestazioni fondamentali per l’identificazione delle patologie ostruttive e restrittive del polmone. Il ruolo dei prodotti sostitutivi del tabacco è stato valutato nel trial clinico di Auer et al. 1 pubblicato sul New England Journal of Medicine. Lo studio ha dimostrato un potenziale ruolo delle cosiddette “sigarette elettroniche” nel favorire la cessazione del fumo convenzionale con tabacco a combustione. Tuttavia la comunità medica mantiene forti perplessità sull’utilizzo di questi dispositivi in quanto sono necessari studi osservazionali approfonditi e ad oggi sono riportati numerosi casi di patologie secondarie al loro utilizzo. La riduzione dei fattori di rischio per lo sviluppo e la progressione della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) rimane per gli pneumologi un importante banco di prova.</p>Carlo Barbetta
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2025-11-142025-11-144010.36166/2531-4920-819Un lisato batterico per ridurre le infezioni respiratorie ricorrenti e l’uso degli antibiotici
https://www.aiporassegna.it/article/view/812
<div class="page" title="Page 1"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>L’uso eccessivo e spesso inappropriato della terapia antibiotica rappresenta una delle principali cause dell’emergente crisi globale della resistenza antimicrobica (AMR). In particolare, le infezioni ricorrenti delle vie respiratorie, espongono spesso a cicli ripetuti di antibioticoterapia, aumentando il rischio di sviluppo di resistenze batteriche. In questo contesto, cresce l’interesse verso approcci preventivi basati su strategie immunomodulanti. Gli immunostimolanti orali, e in particolare i lisati batterici, si sono dimostrati efficaci nel rafforzare le difese immunitarie dell’ospite, riducendo la frequenza e la gravità delle infezioni respiratorie. Il lisato batterico polivalente ottenuto per lisi chimica (PCBL) a somministrazione sublinguale (Lantigen B), ha mostrato in studi clinici la capacità di diminuire in modo significativo il numero di episodi infettivi. Questo effetto si traduce in una riduzione dell’esigenza di ricorrere agli antibiotici, con una conseguente diminuzione dei giorni di terapia antibiotica. Tali evidenze suggeriscono che questo PCBL possa rappresentare un’opzione efficace nella prevenzione delle infezioni respiratorie ricorrenti e nel contenimento dell’uso sistemico degli antibiotici, contribuendo così alla lotta contro l’antibiotico resistenza.</p> </div> </div> </div>Fulvio BraidoMelissa FerrarisGirolamo Pelaia
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2025-11-142025-11-144010.36166/2531-4920-812L’agobiopsia transtoracica ecografia-guidata (US-TTNB): l’esperienza di un reparto di Pneumologia
https://www.aiporassegna.it/article/view/790
<p><strong>Introduzione</strong>. L’agobiopsia transtoracica ecografia-guidata (<em>Ultrasound-guided transthoracic needle biopsy</em>, US-TTNB) è una tecnica diagnostica in continua evoluzione, usata sempre più di frequente anche in alternativa alla agobiopsia transtoracica tomografia computerizzata- guidata (TC-TTNB), essendosi dimostrata procedura sicura, veloce, a basso costo, e ad alta resa diagnostica. Praticata in passato prevalentemente dai radiologi interventisti, questa metodica si sta progressivamente affermando anche nei reparti di Pneumologia; per tale motivo abbiamo deciso di iniziare ad utilizzare questa tecnica presso la nostra unità riportando qui la nostra esperienza. <br><strong>Materiali e metodi</strong>. Abbiamo condotto un’analisi retrospettiva delle US-TTNB praticate presso il reparto di Pneumologia dell’Ospedale Villa Scassi tra settembre 2022 e febbraio 2025. Tutte le biopsie sono state eseguite in reparto al letto del paziente o in regime di Day Hospital, in anestesia locale, sotto la guida dell’ecografo Esaote MyLab X6; abbiamo selezionato pazienti che avessero una lesione polmonare periferica con contatto pleurico evidente ad una TC del torace, PET o TC-PET. <br><strong>Risultati</strong>. In totale sono state eseguite 35 biopsie. Ventisei pazienti erano di sesso maschile, nove di sesso femminile; l’età media dei pazienti era di 71,3 anni; la grandezza media della lesione era di 6,6 cm. Solamente una biopsia non è risultata diagnostica. Per quanto riguarda le complicanze si sono verificati: due casi di pneumotorace, che sono stati trattati con il posizionamento di un tubo di drenaggio pleurico, un caso di emottisi. <strong>Discussione</strong>. La nostra esperienza mostra che la US-TTNB è una procedura realizzabile e sicura in ambito clinico, con buona resa diagnostica. <br><strong>Conclusioni</strong>. Riteniamo che tale metodica debba essere implementata presso i reparti di Pneumologia e debba diventare parte della pratica clinica, in modo tale che lo pneumologo possa acquisire piena indipendenza nell’approccio diagnostico nei confronti del paziente.</p>Francesca ScordamagliaValentina BaglioniClaudio Francesco SimonassiRoberta Costanzo
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2025-11-142025-11-144010.36166/2531-4920-790Severa polmonite verosimilmente iatrogena simulante una CAP in paziente affetto da carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato
https://www.aiporassegna.it/article/view/769
<p>Descriviamo il caso di un paziente di 52 anni, ex fumatore (90 p-y) affetto da adenocarcinoma polmonare primitivo al IV stadio con espressione di Programmed Death-Ligand-1 (PDL1 = 3%) trattato con 4 cicli di carboplatino, pemetrexed e pembrolizumab (dal 08/2023 al 10/2023) e successivamente con 3 cicli di pembrolizumab e pemetrexed (dal 10/2023 al 12/2023). Dodici giorni dopo l’ultimo ciclo di terapia, per la comparsa di dispnea, tosse, emottisi, insufficienza respiratoria acuta parziale e opacità polmonari bilaterali alla TC torace, è stato ricoverato presso il nostro Policlinico. Il trattamento con glucocorticoidi per via sistemica e ossigenoterapia ha migliorato il quadro clinico-radiologico.</p> <p> </p> <p>We describe a 52 year old man, former smoker (90 p-y) with stage IV primary lung adenocarcinoma (programmed death-ligand-1 expression=3%), treated with 4 cycles of carboplatin, pemetrexed and pembrolizumab (from 03/08/2023 to 05/10/2023), followed by 3 cycles of pembrolizumab and pemetrexed (the first on 26/10/2023 and the last on 07/12/2023). Twelve days after the last cycle of therapy, due to the onset of exertional dyspnea, cough, hemoptsysis, acute hypoxemic respiratory failure, and bilateral pulmonary opacities on chest CT, the patient was admitted to our hospital. Treatment with systemic glucocorticoids and oxygen therapy improved the clinical-radiological picture.</p>Alessia MontanaMarina AielloIlaria AredanoAlessio BoniniBarbara BurgazziCarmine Davide D'AddonaChiara LeopizziChiara LongoFrancesco LongoFrancesca RossiManuel PagliariniGiovanni PiemonteseCarolina TessitoreMaria MajoriGaetano Caramori
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2025-11-142025-11-144010.36166/2531-4920-769Diagnosi di malattia IgG4-correlata in un paziente con versamento pleurico persistente: il ruolo della toracoscopia medica
https://www.aiporassegna.it/article/view/797
<p>Un uomo caucasico di 78 anni, ex fumatore (50 pack-years) ed ex etilista (astemio da 30 anni), riferiva una possibile esposizione all’asbesto per coperture di alcuni edifici posizionati in prossimità del domicilio. Familiarità per cardiopatia ischemica non precoce. Affetto dalle seguenti comorbilità: broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) di grado moderato, infarto miocardico acuto tipo NSTEMI, avvenuto undici anni prima del presente ricovero, complicato da arresto cardiorespiratorio intraospedaliero e fibrillazione ventricolare risolta con cardioversione elettrica, trattato con PTCA; ipertensione arteriosa, condizione di sovrappeso, intolleranza glucidica e dislipidemia. Riferiva pleurite remota in età infantile in assenza di nota esposizione a casi indice per tubercolosi. In terapia cronica con: pantoprazolo, acido acetilsalicilico, rosuvastatina, ezetimibe, olmesartan, ranolazina, metformina, amlodipina.</p>Stefano kettePaolo VailatiGiuseppe MoranaAlessandro De PellegrinVincenzo PatrunoErnesto CrisafulliAlberto Fantin
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2025-11-142025-11-144010.36166/2531-4920-797Transcriptomics of the muco-microbiotic layer of the lower airways: a new frontier for translational research in pulmonology?
https://www.aiporassegna.it/article/view/820
<p>he lower airways are traditionally described as comprising three layers: mucosa, fibro-musculo-cartilaginous layer, and adventitia. However, increasing interest in respiratory microbiota has led to the identification of a fourth, innermost component: the muco-microbiotic layer. This dynamic ecosystem consists of airway mucus, resident microbiota, and extracellular nanovesicles (originating from both host cells and microbes). Within this microenvironment, intricate molecular dialogues influence respiratory physiology and the pathogenesis of chronic or infectious diseases. Transcriptomics, the study of active RNA transcripts, emerges as a key tool to investigate this layer’s biological functions. Unlike metagenomics, which captures static genetic potential, transcriptomics reveals real-time gene expression in both microbial and host populations, offering insights into immune modulation, inflammation, and tissue regeneration. Metatranscriptomics enables functional profiling of the airway microbiota in diseases such as COPD, asthma, pulmonary fibrosis, and COVID-19, while extracellular vesicle-associated transcriptomics allows exploration of RNA-mediated cross-talk via exosomes and bacterial vesicles. This dual-transcriptomic approach facilitates the mapping of intercellular and interspecies signaling networks, potentially revealing early molecular alterations preceding clinical symptoms. It holds promise for non-invasive diagnostics, risk stratification, and personalized therapies – including inhaled probiotics, synthetic RNAs, and engineered vesicles. However, methodological challenges remain: standardization of sampling, nanovesicle isolation, RNA extraction, and complex data integration. Despite these hurdles, transcriptomics of the muco-microbiotic layer represents a transformative frontier in precision pulmonology, redefining respiratory pathophysiology from a static anatomical model to a dynamic, molecular, and ecological perspective.</p>Francesco Cappello
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2025-11-142025-11-144010.36166/2531-4920-820La gestione integrata dell’asma eosinofilico grave con rinosinusite cronica e polipi nasali. A che punto siamo?
https://www.aiporassegna.it/article/view/821
<p class="p1">L’asma grave eosinofilo (SEA) e la rinosinusite con poliposi nasale (CRSwNP) possono essere interpretate come un’unica malattia caratterizzata da infiammazione di tipo 2. Quando queste due espressioni, di una stessa patologia, si verificano contemporaneamente, creano un fenotipo clinicamente rilevante con pluricomorbilità. Tuttavia, un approccio globale coordinato e multidisciplinare delle vie aeree è ancora scarsamente implementato nella pratica clinica. Un gruppo multidisciplinare italiano composto da pneumologi, allergologi/immunologi clinici e specialisti in otorinolaringoiatria ha discusso lo sviluppo di un nuovo strumento specificamente progettato per i pazienti con comorbilità che mira a distinguere l’impatto delle due patologie separatamente, fornendo al contempo spunti sul peso complessivo di queste patologie come entità collettiva.</p>Maria D’Amato
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2025-11-142025-11-144010.36166/2531-4920-821La tubercolosi multiresistente: una minaccia globale tra resistenze emergenti e approcci terapeutici attuali
https://www.aiporassegna.it/article/view/813
<p>La tubercolosi (TB) è una malattia infettiva causata dal batterio <em>Mycobacterium tuberculosis</em>, che colpisce prevalentemente i polmoni e rappresenta una delle principali cause di morte a livello mondiale. La malattia può essere attiva o latente e si manifesta con sintomi quali tosse persistente, febbre, sudorazioni notturne e perdita di peso. La diagnosi si avvale di esami radiologici come la radiografia del torace e l’HRCT, e di analisi sull’espettorato, che includono l’esame microscopico, la coltura (<em>gold standard</em>) e test molecolari rapidi (NAAT). La terapia standard per la TB sensibile ai farmaci dura sei mesi e si suddivide in una fase intensiva di due mesi con isoniazide (INH), rifampicina (RIF), pirazinamide (PZA) ed etambutolo (EMB), seguita da una fase di mantenimento di quattro mesi con isoniazide e rifampicina. Una minaccia crescente è rappresentata dalla tubercolosi multiresistente (MDR-TB), definita come resistenza ad almeno isoniazide e rifampicina, e dalla tubercolosi estensivamente resistente (XDR-TB), che presenta ulteriori resistenze a farmaci di seconda linea. Per contrastare la MDR-TB, le nuove linee guida dell’OMS del 2022 raccomandano un regime terapeutico interamente orale della durata di 6 mesi, denominato BPaLM. Questo regime è composto da bedaquilina, pretomanid, linezolid e moxifloxacina, e rappresenta un’alternativa più breve e preferenziale rispetto ai trattamenti tradizionali più lunghi (9-18 mesi).</p>Cristina DartoraSilvia ToninFrancesco Menzella
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2025-11-142025-11-144010.36166/2531-4920-813A 18-year-old male with acute respiratory failure. Carpe diem: a call to action
https://www.aiporassegna.it/article/view/822
<ul> <li class="p1"><span class="Apple-converted-space"> </span>18 YEAR-OLD MALE;</li> <li class="p1"><span class="Apple-converted-space"> </span>NO HISTORY OF CHRONIC TOBACCO USE;</li> <li class="p1"><span class="Apple-converted-space"> </span>NO OCCUPATIONAL EXPOSURES OR RECREATIONAL DRUG USE;</li> <li class="p1"><span class="Apple-converted-space"> </span>FAMILIAL CLINICAL HISTORY: not relevant;</li> <li class="p1"><span class="Apple-converted-space"> </span>PAST MEDICAL HISTORY: respiratory syncytial virus (RSV) infection four months before the admission;</li> <li class="p1"><span class="Apple-converted-space"> </span>PHARMACOLOGICAL THERAPY: none;</li> <li class="p1"><span class="Apple-converted-space"> </span>CLINICAL ONSET: acute and rapidly progressive dyspnoea - chest pain.</li> </ul> <p class="p1">On arrival at the Emergency Department, the patient was febrile and tachycardic and presented with decreased oxygen saturation. Arterial blood gas analysis revealed hypoxemia without hypercapnia or acid-base imbalance (Tab. I). Laboratory investigations demonstrated neutrophilic leukocytosis associated with marked elevation of C - reactive protein (Tab. I). Autoantibody screening, including ANCA and antisynthetase syndrome panel, was negative. ECG and echocardiography were within normal limits. Chest X-ray showed alveolar consolidation in the right lower lung field with an associated right pleural effusion. Empirical antibiotic therapy with azithromycin and ceftriaxone was initiated on suspicion of bacterial pneumonia.</p>Venerino PolettiSara PavanoSara Piciucchi
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2025-11-142025-11-144010.36166/2531-4920-822