Correva l'anno 2016
Pubblicato: 2017-02-15

Oncologia Toracica

Pneumologia ad indirizzo Oncologico AORN dei Colli - Plesso Monaldi, Napoli

Articolo

Il 2016 è stato un anno molto importante per l’Oncologia Toracica perché ha visto il consolidamento dell’importanza dell’immunoterapia nel trattamento dei tumori polmonari in fase avanzata, che da anni aveva raggiunto un plateau riguardo alla sopravvivenza. Uno dei punti critici è rappresentato dalla selezione del paziente da candidare ad immunoterapia.

Per la selezione dei pazienti con carcinoma del polmone metastatico non a piccole cellule (Non-Small Cell Lung Cancer, NSCLC) al trattamento con inibitori dei check-point immunitari, al momento l’unico test approvato è rappresentato dalla valutazione immunoistochimica dell’espressione di PD-L1 eseguita su campioni di tessuto fissati in formalina ed inclusi in paraffina 1. Esistono quattro differenti cloni anticorpali per la valutazione dell’espressione di PD-L1 con differenti cut-off e condotti su due differenti piattaforme strumentali (Dako T Link 48 e Ventana): Dako 22C3 e 28-8, rispettivamente per Pembrolizumab e Nivolumab (anticorpi monoclonali diretti contro PD-L1); Ventana SP142, SP263, rispettivamente per Atezolizumab e Durvalumab (anticorpi monoclonali diretti contro PD-L1) 1. L’esecuzione di quattro differenti test contemporaneamente non è, però, sostenibile dalle Anatomie Patologiche sia in termini di disponibilità di piattaforme ed anticorpi sia in termini di costi. Per questo motivo sono stati condotti vari trials (“ring trials”) allo scopo di armonizzare la valutazione della performance analitica dei quattro differenti cloni anticorpali analizzando e confrontando i risultati ottenuti da differenti laboratori coinvolti, con lo scopo di incrementare la fattibilità e la riproducibilità del test per la valutazione dell’espressione di PD-L1 2-4. Tra i principali ring trials si annoverano il Blueprint project 2, il trial di armonizzazione tedesco di Scheel et al. 3 ed il ring trial francese di Adam et al. 4.

Dai risultati di questi due studi, in particolare, si evince che è possibile armonizzare i test tramite un’adeguata fase di validazione interna, confrontando la performance del test sviluppato in laboratorio con la procedura validata di riferimento. In quest’ottica è fondamentale la formazione dei patologi che dovranno interpretare i risultati del test per la valutazione dell’espressione di PD-L1 3 4 e quindi dare allo Pneumologo/Oncologo un dato fondamentale per la scelta terapeutica.

Riferimenti bibliografici

  1. Grigg C, Rizvi NA. PD-L1 biomarker testing for non-small cell lung cancer: truth or fiction?. J Immunother Cancer. 2016; 4:48.
  2. Hirsch FR, McElhinny A, Stanforth D. PD-L1 immunohistochemistry assays for lung cancer: results from phase 1 of the “Blueprint PD-L1 IHC Assay Comparison Project”. J Thorac Oncol. 2017; 12:208-22.
  3. Scheel AH, Dietel M, Heukamp LC. Harmonized PD-L1 immunohistochemistry for pulmonary squamous-cell and adenocarcinomas. Mod Pathol. 2016; 29:1165-72.
  4. Adam J, Rouquette I, Damotte D. PL04.04a - Multicentric French harmonization study for PD - L1 IHC testing in non small cell lung cancer. J Thorac Oncol. 2016; 11:87-96.

Affiliazioni

Danilo Rocco

Pneumologia ad indirizzo Oncologico AORN dei Colli - Plesso Monaldi, Napoli

Copyright

© Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) , 2017

Come citare

Rocco, D. (2017). Oncologia Toracica. Rassegna Di Patologia dell’Apparato Respiratorio, 32(1), 9-10. https://doi.org/10.36166/2531-4920-2017-32-06
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