Presentazione
Pubblicato: 2019-12-01

Relazione di sintesi

Presidente AIPO; Dipartimento del Torace, Ospedale GB Morgagni
Segretario Generale AIPO

Articolo

Una relazione di fine mandato dovrebbe tener conto degli obiettivi che ci eravamo prefissati e di quanto siamo riusciti a realizzare. L’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) in questi due anni ha rafforzato la propria presenza, sia Istituzionale sia Scientifica, è stata protagonista del cambiamento ed ha cercato di proporre a tutti i livelli modelli efficaci ed efficienti di gestione delle patologie respiratorie.

I dati epidemiologici confermano l’elevata incidenza delle malattie polmonari: il DRG relativo all’insufficienza respiratoria è il secondo in ordine di frequenza nell’area internistica, dopo lo scompenso cardiaco; Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) ed asma sono malattie croniche ad elevato impatto epidemiologico e farmaco-economico; i disturbi respiratori del sonno hanno ricevuto negli ultimi anni l’attenzione che meritano ed AIPO ha valorizzato il ruolo centrale dello Pneumologo nella gestione di questa patologia; nelle neoplasie polmonari lo Pneumologo ha un ruolo centrale nella diagnosi, usando nuove tecniche endoscopiche, nei gruppi multidisciplinari, nella gestione delle complicanze e dovrebbe anche riappropriarsi, in particolare nei centri di riferimento, del trattamento farmacologico; in tutte le interstiziopatie lo Pneumologo rimane il gestore di diagnosi e terapia, sempre confrontandosi con le altre figure professionali.

A fronte di questa elevata epidemiologia, solo per citare le patologie più frequenti, AIPO ha proposto in questi anni un modello gestionale che tiene conto dei centri ospedalieri di riferimento, che gestiscono il paziente acuto, delle attività ambulatoriali e delle collaborazioni sia intra che extra-ospedaliere.

Molte le attività che sono state svolte, tutte rinvenibili sul nostro portale ; qui vorremmo segnalarvi:

  1. Il Dipartimento per i rapporti Istituzionali e le politiche sanitarie in Pneumologia, struttura fortemente voluta da Fausto De Michele, che ha potenziato le sue attività con il radicamento della Scuola Quadri. Si tratta dell’inizio di un nuovo percorso formativo, da affiancare alla formazione scientifica, integrato nella programmazione della Scuola di Formazione Permanente in Pneumologia, dedicato a temi di politica sanitaria al fine di fornire strumenti e metodologie per la conoscenza del quadro politico-normativo in cui si inserisce la Pneumologia ed AIPO nello specifico. Il programma è rivolto ai Presidenti e Vicepresidenti delle Sezioni Regionali, in cui si sono affrontati argomenti inerenti le modalità di interazione con gli enti amministrativi locali, la programmazione sanitaria nel territorio e la presenza della Pneumologia nella recente legislazione, il piano nazionale della cronicità, i nuovi LEA, la realizzazione di percorsi assistenziali diagnostico-terapeutici, l’Health Technologies Assessment. Questo programma proseguirà con ulteriori momenti formativi, con la convinzione che la difesa della specialità debba essere condotta non solo sul piano scientifico, ma anche a livello di programmazione, organizzazione e politica sanitaria. AIPO è presente nell’Organo direttivo di GARD Italia e con i suoi esperti ha sempre contribuito nei diversi tavoli istituzionali, assieme alle altre Associazioni presenti, nella realizzazione di documenti tra cui quelli relativi ad ambiente e malattie respiratorie e quello su asma e allergie nel bambino, nonché quello in discussione in Conferenza Stato-Regioni sull’insufficienza respiratoria.
  2. Scuola di Formazione Permanente in Pneumologia. La progettazione delle attività formative è da sempre un punto di forza di AIPO; in questo biennio si è rafforzata l’attività della Scuola di Formazione Permanente in Pneumologia che, sotto la guida di Antonella Serafini, ha rappresentato il braccio formativo dell’Associazione, con lo scopo di contribuire alla promozione delle attività connesse alla formazione continua in ambito pneumologico e di aggiornamento professionale. Il calendario in questi due anni è stato particolarmente intenso ed interessante, con proposte di formazione residenziale, a distanza ed anche sul campo. Il calendario in questi due anni è stato particolarmente intenso ed interessante, con proposte di formazione residenziale, a distanza ed anche sul campo. Sono stati proposti eventi anche a carattere internazionale, ma soprattutto ci preme sottolineare come sia stata coperta l’intera attività pneumologica: dall’asma alla UIP, alla tubercolosi, all’insufficienza respiratoria, alla patologia pleurica, alle malattie rare. La formazione rimane uno dei nostri punti di forza e permette agli pneumologi italiani di aggiornarsi e, soprattutto, di confrontarsi in diverse occasioni ed in tutte le regioni italiane.
  3. L’attività del Centro Studi, diretto nell’ultimo biennio da Bruno Balbi, ha proposto e realizzato studi di elevato valore scientifico: il Registro dell’Asma Grave (RAG/IRSA), promosso in collaborazione con l’Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAIITO) e la Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI), che a fine novembre organizzerà il III Workshop Nazionale ed analizzerà i dati di una casistica molto ampia di questa patologia; il MESSia Project sulla stima delle probabilità di interessamento mediastinico nel tumore polmonare non a piccole cellule; il PneumoLoped, che analizza la prevalenza del sospetto di Malattia di Pompe a esordio tardivo; lo studio BOREA – lanciato in questi mesi – che analizzerà pazienti affetti da BPCO ed asma che, nonostante una adeguata terapia medica, sono soggetti a riacutizzazioni. Il Centro Studi ha acquisito una competenza ed una professionalità che consentono una gestione globale dei trial clinici, dall’ideazione, alla proposizione ai Comitati Etici, al monitoraggio ed all’analisi statistica. Il Centro Studi ha acquisito una competenza ed una professionalità che consentono una gestione globale dei trial clinici, dall’ideazione, alla proposizione ai Comitati Etici, al monitoraggio e all’analisi statistica. Per una Società Scientifica come AIPO questa attività è fondamentale e la costruzione di un network di ricerca è divenuto un valore importante per pubblicazioni internazionali che valorizzino le casistiche degli Pneumologi ospedalieri italiani.
  4. Gruppi di Studio. Già da qualche anno sono stati svincolati dal coordinamento delle aree, hanno proposto numerose attività di aggiornamento, proposto diversi documenti e sono stati protagonisti nell’ideazione del programma del Congresso Nazionale di Firenze. I Gruppi rimangono il cuore pulsante dell’attività scientifica ed organizzativa; nei prossimi anni sono chiamati a progettare non solo eventi formativi, ma linee guida gestionali sulle diverse patologie. In un mondo che rapidamente sta cambiando, i Gruppi di Studio sono chiamati a proporre trial clinici, coordinandosi tra di loro negli aspetti multidisciplinari, e soprattutto linee guida di indirizzo. In un mondo che rapidamente sta cambiando, i Gruppi di Studio sono chiamati a proporre trial clinici, coordinandosi tra di loro negli aspetti multidisciplinari, e soprattutto linee guida di indirizzo, visto che AIPO è stata accreditata dal Ministero per questa attività. Non nascondiamo che l’attività di alcuni Gruppi di Studio rimane ancora una criticità che non ha mostrato tendenza al miglioramento. Questo limite deve costituire un momento di riflessione da parte dell’attuale e del prossimo Comitato Esecutivo, affinché siano analizzate le motivazioni e proposti strumenti di stimolo e di verifica, nella convinzione che l’attività dei Gruppi di Studio sia un motore fondamentale per la vitalità e la crescita della nostra Associazione.
  5. La sezione Giovani Pneumologi. È chiaro che l’aumento degli iscritti e la loro vivacità culturale assicurano un futuro ad AIPO. Sara Colella ha coordinato con grande impegno e vivacità culturale il gruppo degli under 40. Sono stati individuati 17 coordinatori regionali, che hanno assicurato una diffusione capillare delle attività. Il Forum Nazionale dei Giovani Pneumologi, organizzato nel 2019 a Pordenone, è oramai diventato un appuntamento costante di aggiornamento e confronto, riproposto anche a questo Congresso Nazionale. Uno dei dati più importanti dell’ultimo biennio riguarda proprio il numero dei soci: 152 Giovani Pneumologi, 224 Specializzandi, per un totale di 376 under 40: il futuro è dalla nostra parte.
  6. Ufficio Stampa. In tempi di globalizzazione e di social, una Società Scientifica deve far conoscere le proprie attività e le proprie posizioni, non solo agli associati, ma anche ad un pubblico più vasto. AIPO in questi due anni – grazie al suo Ufficio Stampa interno – ha divulgato alla stampa ed al grande pubblico tutte le principali attività, ma non ha fatto mancare le sue prese di posizione su argomenti di attualità e su leggi e regolamenti riguardanti il Sistema Sanitario.
  7. Editoria. Una Società Scientifica deve essere presente in questo settore, in tutti i livelli. Si trattava di uno dei punti fondanti del programma e crediamo di aver raggiunto degli obiettivi importanti. È in corso la trasformazione della rivista Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio, che sarà sempre un elemento fondamentale per l’aggiornamento, ma al passo con i tempi: versione web e non più cartacea dal 2020. Il lavoro di Andrea Rossi, Mirco Lusuardi e Mario De Palma è stato di grande valore per la rivista.
  8. Rapporti con Società Scientifiche Pneumologiche. In questi due anni si è rafforzata la collaborazione con AAIITO, in particolare per quanto riguarda il Registro dell’Asma Grave (RAG/IRSA) che raccoglie dati di circa 1.000 pazienti. Attorno al Registro è stata costruita una intensa attività di aggiornamento scientifico, per migliorare il livello organizzativo e uniformare l’organizzazione degli ambulatori dedicati. Attorno al Registro è stata costruita una intensa attività di aggiornamento scientifico, per migliorare il livello organizzativo e uniformare l’organizzazione degli ambulatori dedicati. Sono in corso di pubblicazione su riviste internazionali i dati di questo studio, che confermano l’efficacia e l’efficienza dei centri AIPO e AAIITO. Prosegue la collaborazione anche con SIMRI, in parte legata al Registro dell’Asma Grave, ma che soprattutto intende dare continuità al passaggio del bambino verso l’età adulta, fornendo precisi punti di riferimento a tutti i pazienti affetti da malattie respiratorie che escono dall’età pediatrica. La collaborazione con la Società Italiana di Cure Palliative (SICP) ha consentito la pubblicazione di un documento di riferimento sulla gestione della patologia respiratoria avanzata. I rapporti con la Società Italiana di Pneumologia (SIP) sono stati in questo periodo ottimi, improntati al rispetto reciproco.

Quando si scrive una relazione su un biennio passato si ripensa anche a quello che si poteva fare. I tempi per il Sistema Sanitario italiano sono particolarmente complicati, la mancanza di risorse e soprattutto di Medici Specialisti rende il lavoro quotidiano impegnativo ed oneroso. La regionalizzazione della Sanità rende poi ulteriormente difficile la possibilità di proporre linee guida nazionali, che poi sono difficilmente coniugabili nelle realtà nazionali. Rimangono molte cose da fare, ma affidiamo ai nostri successori una Associazione unita, che nei prossimi anni sarà protagonista e riuscirà a formulare proposte serie e concrete per una migliore gestione delle malattie respiratorie.

Affiliazioni

Venerino Poletti

Presidente AIPO; Dipartimento del Torace, Ospedale GB Morgagni

Claudio Micheletto

Segretario Generale AIPO

Copyright

© AIPO – Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri , 2019

Come citare

Poletti, V., & Micheletto, C. (2019). Relazione di sintesi. Rassegna Di Patologia dell’Apparato Respiratorio, 34(5-6), 124-127. Recuperato da https://www.aiporassegna.it/article/view/4
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