Radiology: Tips & Tricks di Giorgia Dalpiaz| Rassegna di Patologia dell'Apparato Respiratorio

Articolo

È stato con sorpresa che, l’altra settimana, ho letto la mail di Stefano Gasparini e Mirco Lusuardi. Oggetto: presentazione rubrica Radiology: Tips - Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio. In buona sostanza, mi veniva chiesto di presentare una nuova rubrica di Radiologia destinata a comparire con regolarità nella Rivista.

La sorpresa era legata all’apprendere che il Comitato Editoriale della Rassegna ha invitato Giorgia Dalpiaz a curarne la stesura; e infatti in allegato c’era il suo primo contributo dal titolo: Una rara varietà di “albero in fiore”. Lo trovate di seguito in questo stesso fascicolo.

La richiesta mi ha fatto molto piacere. Anzitutto, perché mi consente di passare idealmente il testimone a una valente collega e amica carissima con la quale ho condiviso molti anni di affinità elettive professionali e personali straordinarie. Ma poi perché, proprio per quanto detto, posso ora nutrire la speranza che, nella sua diversità, questa rubrica di Radiologia Toracica continuerà a perseguire la finalità della precedente: favorire un solido rapporto costruttivo tra Pneumologia e Radiologia attraverso un aggiornamento costante sulle tematiche di comune interesse.

Giorgia Dalpiaz è la persona giusta per farlo. Il suo interesse per il torace, già vivace a Trieste durante la Specialità in Radiologia, ha avuto poi modo di concretizzarsi e affinarsi a Bologna anche grazie alla frequentazione e agli insegnamenti di Maurizio Zompatori. Presto attiva nell’ambito della Sezione di Radiologia Toracica della SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica), Giorgia è maturata professionalmente nei corsi e congressi radiologici e si è arricchita culturalmente attraverso un’assidua frequentazione degli ambienti pneumologici e anatomopatologici.

Nei meeting toracici multidisciplinari organizzati per anni al Bellaria di Bologna, nelle diverse edizioni del suo Corso dedicato alle pneumopatie diffuse e prima ancora nelle pubblicazioni su questo argomento, negli ormai innumerevoli convegni pneumologici dove è chiamata sempre più spesso, Giorgia ha dimostrato non solo la curiosità intellettuale e la passione per la disciplina che la contraddistinguono ma anche quella gioia di condividere il proprio sapere che è il prerequisito del buon insegnamento e la sostanza di qualsiasi collaborazione costruttiva.

La rubrica pare impostata proprio su questi presupposti.

Il titolo del contributo fa intuire che tratterà dei segni radiologici e la successiva narrazione precisa che verranno inseriti nel contesto clinico. Ma il titolo della rubrica (Radiology: Tips ) fa anche intuire l’impostazione didattica: suggerimenti e stratagemmi per utilizzare questi segni al meglio.

Il titolo è di fantasia e l’immagine che lo accompagna è tratta dal mondo naturale. Ciò non deve stupire. Questo binomio è molto utilizzato in Radiologia e si rivela particolarmente utile per comprendere sinteticamente immagini complesse, però di significato unitario (pattern). In presenza di una storia clinica significativa, spesso il pattern radiologico consente di puntare alla diagnosi con precisione folgorante.

Le successive immagini radiologiche, compiutamente descritte, entrano nel vivo del segno e subito compaiono i Tips : criteri di valutazione quantitativa, valori normali, limiti tra il normale e il patologico, ecc. Immagino che le informazioni fornite varieranno di volta in volta, privilegiando i dettagli utili in relazione all’argomento trattato.

Segue la diagnosi radiologica che può venir proposta in maniera secca o sotto forma di ventaglio di ipotesi che sfociano (sperabilmente :-) nella diagnosi finale anche in base a ulteriori indagini e al decorso clinico.

Interessante il MEMORANDUM che conclude la rubrica: esso è organizzato in forma di key-points che approfondiscono il segno che ha dato spunto al titolo e lo arricchiscono delle diverse sfumature del caso (ricordate le pillole di saggezza?)

Last, but not least, qua e là si trovano voci bibliografiche identificate da un libricino che ammicca speranzosamente ad eventuali desideri di approfondimento da parte dell’attento lettore.

Bene, mi fermo qui. Cari Stefano e Mirco, mi auguro di aver soddisfatto adeguatamente la vostra richiesta. Non mi resta che augurare, a voi che la rubrica sia di interesse per la Rivista e di soddisfazione per i lettori, a loro buona lettura e a Giorgia Dalpiaz buon lavoro.