Articolo di revisione
Pubblicato: 2024-04-16

Danni respiratori da cannabis (parte I). Epidemiologia e tossicologia della cannabis

Pneumologo, Past President Società Italiana di Tabaccologia (SITAB)
Medico del Lavoro e Tabaccologo, Redattore Rivista “Tabaccologia”
SC Pneumologia, Ospedale Civile, Imperia
DPDsc SerD-ASLNO, Novara
Dipartimento Interaziendale Patologia delle Dipendenze AASSLL BI-NO-VC-VCO
UOC Pneumologia, Ospedale “Vito Fazzi”, Lecce
Oncologic network, Prevention and Research Institute (ISPRO), Firenze
Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma, Roma; Presidente Società Italiana di Tabaccologia (SITAB)
cannabis BPCO neoplasie fibrosi polmonare polmoniti

Abstract

La cannabis (marijuana) è una delle droghe più diffuse al mondo, con 120-250 milioni di consumatori stimati, in rapido aumento, in particolare in giovani maschi adulti provenienti da Paesi ad alto reddito. In gran parte del mondo, l’uso della cannabis è illegale. I termini spesso associati alla cannabis sono molto diversi a seconda delle latitudini, creando malintesi, dubbi e distorsioni nell’interpretazione della sua composizione. I termini più comunemente associati alla cannabis sono “marijuana” e “hashish”, usati spesso in modo intercambiabile soprattutto negli USA, anche se sono delle entità diverse. La marijuana proviene dalla pianta di cannabis che appartiene alla famiglia delle Cannabaceae. Si prepara dalle parti fiorite essiccate e dalle foglie delle piante femminili. La combustione della marijuana produce centinaia di sostanze chimiche. Il principale ingrediente della cannabis è il delta-9 tetraidrocannabinolo (THC), sostanza psicoattiva. A differenza dei danni da fumo di tabacco, da tempo universalmente riconosciuti, le conseguenze sulla salute del fumo di cannabis, in particolare, le lesioni sull’apparato respiratorio, sono spesso comunemente sottovalutate, o addirittura considerate trascurabili, a causa della mancanza della raccolta di dati sui danni polmonari. Lo scopo di questa rassegna, declinata in due parti, è evidenziare l’impatto del fumo di cannabis sul sistema respiratorio: ci sono vari studi consolidati che indicano come il fumo regolare di cannabis non sia innocuo e che smettere di fumare porterebbe a importanti benefici per la funzione polmonare. Pertanto, questi dati dovrebbero, da un lato, scoraggiare l’uso ricreativo e, dall’altro, incoraggiare i medici ad offrire supporto ai pazienti per smettere di fumare cannabis.

Affiliazioni

Vincenzo Zaga

Pneumologo, Past President Società Italiana di Tabaccologia (SITAB)

Daniel L. Amram

Medico del Lavoro e Tabaccologo, Redattore Rivista “Tabaccologia”

Antonella Serafini

SC Pneumologia, Ospedale Civile, Imperia

Giovanni Pistone

DPDsc SerD-ASLNO, Novara

Liborio M. Cammarata

Dipartimento Interaziendale Patologia delle Dipendenze AASSLL BI-NO-VC-VCO

Mario Bisconti

UOC Pneumologia, Ospedale “Vito Fazzi”, Lecce

Giuseppe Gorini

Oncologic network, Prevention and Research Institute (ISPRO), Firenze

Maria Sofia Cattaruzza

Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma, Roma; Presidente Società Italiana di Tabaccologia (SITAB)

Copyright

© Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) , 2024

Come citare

Zaga, V., Amram, D. L., Serafini, A., Pistone, G., Cammarata, L. M., Bisconti, M., Gorini, G., & Cattaruzza, M. S. (2024). Danni respiratori da cannabis (parte I). Epidemiologia e tossicologia della cannabis. Rassegna Di Patologia dell’Apparato Respiratorio. Recuperato da https://www.aiporassegna.it/article/view/670
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