BPCO, Asma e Malattie Allergiche
Abstract
Nell’articolo di Xu et al. 1 gli autori hanno studiato la relazione tra il calcio presente nella parete delle coronarie (CAC) e la mortalità dei pazienti ricoverati per un’esacerbazione acuta di Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Sono stati arruolati 93 pazienti con un’età media di 75 anni di cui il 87% uomini. Di questi, 21 non avevano calcificazioni coronariche, 39 avevano calcificazioni coronariche da 1 a 3 e 33 da 4 a 12. Non vi erano differenze significative e nella percentuale di pazienti con i tradizionali fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione, dislipidemia, diabete e fumo) tra i diversi gruppi di punteggio CAC. Il follow-up è durato in media 2,9 anni, in cui si sono verificati 51 decessi. All’analisi univariata, il punteggio CAC compreso tra 4 e 12, l’ipertensione arteriosa e il FEV1% erano i predittori di mortalità per tutte le cause. Un punteggio CAC compreso tra 4 e 12 è stato l’unico predittore significativo di mortalità nell’analisi multivariata. Gli studi con numerosi pazienti, come il Multi-Ethnic-Study of Atherosclerosis (MESA), supportano l’utilità del punteggio Agatston-CAC per la prognosi di eventi cardiaci avversi e per la prevenzione primaria: nel MESA il rischio di eventi coronarici era aumentato di quasi 10 volte tra i partecipanti con punteggi Agatston-CAC superiori a 300 rispetto a quelli senza calcio coronarico. Pertanto, le linee guida SCCT affermano che un Agatston-CAC superiore a 300 è associato a un rischio cardiovascolare da moderato a grave e raccomandano l’inizio di statine e aspirina. Il punteggio Agatston prevede una TAC dedicata con ECG relato.
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