Editoriale
Pubblicato: 2020-05-05

Dalla pergamena alla ragnatela: l’evoluzione della diffusione

Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio

Per leggere, leggiamo 1. Ma non sempre ricordiamo cosa, dove, quando. Qualche tempo fa incontrai l’informazione che il pianeta terra sarebbe sprofondato nel vuoto dello spazio a causa dell’accumularsi dei fascicoli di National Geografic nelle cantine delle case americane. Così, per dare un contributo alla prevenzione di quel fatale disastro (almeno nel nostro piccolo), abbiamo (e non è un pluralis maiestatis ma una decisione di tutto il Comitato Esecutivo di AIPO – ITS) deciso di sospendere l’accumularsi dei fascicoli cartacei di Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio sulle scrivanie, nelle librerie, negli studioli degli Pneumologi. La terra non sprofonderà nel buio dello spazio infinito. Così è cessata, con il numero 5-6/2019, la produzione dei fascicoli a stampa ed è iniziata la pubblicazione della stessa Rassegna solamente on-line.

A parte il significativo risparmio di valuta (Euro, almeno per ora), vi è anche un necessario allineamento all’evoluzione dei tempi. Basta fare un po’ di trasferimenti sulle Frecce e/o su Italo (par condicio) e confrontare quanti spalancano le paginone dei quotidiani e quanti si trastullano con iPad e smarthphone.

Per secoli la trasmissione delle informazioni o delle idee o del gossip è stata un pelino più complicata. Bisognava trovare la sottile pergamena, un’oca disponibile a cedere una appuntita e lunga piuma, alcuni amanuensi per copiare il testo. Alternativamente, tavolette di cera e appuntiti “stilo” e ancora gli umili amanuensi per le copie. Più tardi negli anni comparvero abilissimi monaci capaci di trasformare testi, peraltro talvolta neglegibili, in autentiche opere d’arte. Poi Gutenberg mise a disposizione delle élite intellettuali la stampa. Persino il giovane Napoleone scrisse e pubblicò un libretto non ostile all’Incorruttibile che gli costò l’arresto dopo il 9 Termidoro e non gli fu inutile il 18 Brumaio 2.

Le probabilità che il pianeta terra sprofondasse nel Vuoto Cosmico (un pericolo enormemente amplificato dalle fotocopiatrici) cessarono con l’evento del 1969. In alcuni mesi di quell’anno, il Dipartimento della Difesa degli USA decise che i computer si dovevano parlare tra loro, per il pericolo di distruzione parziale degli stessi nella imminente guerra nucleare con la URSS. Per fortuna questa non ci fu. Ma un fisico inglese (Tim Berners-Lee [wikipedia]) trasformò, nel 1989-90, quell’iniziativa nel WEB (ragnatela), l’internet che conosciamo oggi, consentendo la sostituzione dei Napoleonici pamphlet con un esorbitante Tsunami di informazioni e notizie non proprio sempre meritevoli di tale larga diffusione.

La Rassegna invece lo è (meritevole di diffusione). Tuttavia, perché questa necessaria e lodevole trasformazione (ammodernamento) della valida voce degli Pneumologi italiani, dalla storica stampa alla sola ragnatela, non determini il lento o anche rapido decesso della Rivista stessa è fondamentalmente necessario il contributo di tutti i Soci AIPO – ITS nella lettura e nella scrittura.

“Non chiedetevi cosa la Rassegna possa fare per voi ma cosa voi potete fare per la Rassegna” (modificato da JFK, Washington 20/1/1961).

“Una comunità senza un giornale non esiste!” (scarsamente modificato da Mohandas Karamchand Gahandi, Sud Africa 1893-95).

Nella mia esistenza professionale ho completato quattro traslochi lavorativi, lasciandomi ogni volta alle spalle quintali di carta sotto forma di riviste (di scienza, non di gossip!). L’ultima vittima è stato l’amico Claudio Micheletto, il quale, tuttavia, sembra esente da rancori nei miei confronti per questa (modica) occupazione ormai abusiva di spazio negli armadietti del suo studio direttoriale per la UOC Pneumologia nell’AOUI (Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona).

Un’ultima riflessione. Negli articoli da pubblicare sulla nuova versione on-line della Rassegna: meno parole e più figure. Per 2 motivi:

  1. Primo: è ampiamente dimostrato che i cosiddetti lettori sono, in realtà, dei guardatori. Pochi leggono il testo, ma tutti guardano le figure.
  2. Secondo: le figure nelle riviste on-line vengono downloadate per fare slide, accrescendo in tal modo la popolarità dell’autore originale.

Buon lavoro a tutti gli scrittori e i lettori.

Riferimenti bibliografici

  1. Sermonti V. Il vizio di leggere. Rizzoli: Milano; 2009.
  2. Roberts A. Napoleone il Grande. UTET: Milano; 2013.

Affiliazioni

Andrea Rossi

Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio

Copyright

© Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) , 2020

Come citare

Rossi, A. (2020). Dalla pergamena alla ragnatela: l’evoluzione della diffusione. Rassegna Di Patologia dell’Apparato Respiratorio, 35(1), 4-5. https://doi.org/10.36166/2531-4920-A002
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