In ricordo di Giovanni Antonio Foddai (1924-2016)
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Giovanni Antonio Foddai ci ha lasciato, dopo breve malattia, pochi giorni fa. Nino per gli amici, ma per tanti il Professore, era nato il 19-04-1924 a Giave (SS), piccolo paese nelle campagne del nord Sardegna.
Completati gli studi di Medicina e delle Specialità di Tisiologia e Radiologia a Sassari, nel 1950 era andato giovanissimo nel Villaggio Sanatoriale di Sondalo, ove già lavorava il fratello Andrea anch’esso noto tisiologo sardo. Nel glorioso Villaggio, nel dopoguerra del 2° conflitto mondiale centro di riferimento per l’assistenza e la terapia della malattia tubercolare, ha collaborato con un valoroso gruppo di medici distintosi nella ricerca scientifica e nella cura della malattia che, a seguito degli eventi bellici, costituiva uno dei maggiori problemi sanitari del Paese. Primario, sempre a Sondalo, nel 1963, vinse nel 1974 un primariato presso l’Ospedale Binaghi di Cagliari, incarico che ricoprì sino al 1989, rivestendo per vari anni anche l’incarico di Direttore sanitario.
Dopo il pensionamento continuò a svolgere un’intensa attività professionale in campo pneumologico e medico-legale.
Fu magistrato onorario presso il Tribunale dei Minori di Cagliari per cinque anni, e su incarico dell’Assessorato alla Sanità negli anni ’70/’80 collaborò al piano sanitario regionale per la Tisiologia e Pneumologia. Libero docente in Tisiologia, insegnò presso la Facoltà di Medicina interna dell’Università di Cagliari. Per molti anni è stato Consigliere del Comitato Nazionale della Federazione Italiana contro la Tubercolosi e le Malattie Polmonari Sociali, rappresentando le Istituzioni sarde e battendosi per una maggiore rappresentanza della componente ospedaliera; dopo l’ingresso dell’AIPO nel Direttivo della Federazione è stato fra i più attivi sostenitori di una più incisiva politica di prevenzione e di educazione sanitaria nell’ambito delle malattie dell’apparato respiratorio.
Dalla seconda metà degli anni ’80, fu tra i più attivi pneumologi ospedalieri nel rilancio dell’AIPO, entrando rapidamente nel Consiglio Direttivo; fu tra i soci fondatori dell’AIPO Sardegna, e con tenacia e passione si prodigò sempre perché la Pneumologia Sarda avesse visibilità in campo nazionale. Da numerosi anni a tutt’oggi è stato componente del Comitato dei Garanti dell’Associazione. Tisiologo e pneumologo di chiara fama, partecipò attivamente a numerosi eventi congressuali pneumologici.
Ancora oggi molti ricordano il XXII Congresso Nazionale AIPO al Forte Village di Pula nel 1993 del quale fu l’organizzatore nonché il Presidente. Pochi sanno che per molti anni affrontò una battaglia legale a sue spese affinché venissero riconosciuti gli utili che derivarono da quell’evento, e una volta vinta la causa diede la consistente somma ricavata all’AIPO perché venisse utilizzata per una borsa di studio per giovani pneumologi, borsa che fu intitolata al fratello Andrea prematuramente scomparso.
Persona dai modi squisiti e signorili, di ampia cultura, di grande dedizione alla specialità e all’Associazione per lui più rappresentativa, sapeva anche attrarre l’attenzione dei conviviali nel raccontare le sue storie di vita passata e in particolare di caccia, sua grande passione, praticata sino a pochi anni fa. Lascia a noi tutti un’eredità di grande personalità e professionalità.
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© Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) , 2016
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