Chiara Brunetti Servizio Psicologico, Riabilitazione Respiratoria e Prevenzione Tisiopneumologica, ASL Umbria 1, Perugia
Francesca Romana Innocenzi Servizio Psicologico, Riabilitazione Respiratoria e Prevenzione Tisiopneumologica, ASL Umbria 1, Perugia
Antonella Micheletti Servizio di Psicologia Ospedaliera, Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino, Loc. Branca, Gubbio (PG)
Angela Gambelunghe Istituto di Medicina del Lavoro, Università di Perugia, Perugia
Daniela Fruttini Dipartimento Medicina e Chirurgia, Medicina Interna e Scienze Endocrine e Metaboliche, Università di Perugia, Perugia
Anna Rita Gabrielli Riabilitazione Respiratoria e Prevenzione Tisiopneumologica, ASL Umbria 1, Perugia
Introduzione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce il “long COVID” una sindrome che si verifica entro 3 mesi dall’inizio di un’infezione da SARS-CoV-2. I sintomi, che durano almeno 2 mesi, possono avere un andamento episodico, o un carattere persistente. Le manifestazioni cliniche del long COVID sono eterogenee (affaticamento, difficoltà respiratoria, mialgie, dolori articolari, etc.). Scopo del presente studio è valutare la presenza e l’intensità dei sintomi psicologici in una popolazione di pazienti guariti dal COVID.
Materiali e metodi. Nel 2020, presso l’Unità di Riabilitazione Respiratoria e Prevenzione Tisiopneumologica della ASL Umbria 1 di Perugia, è stato attivato un percorso di valutazione clinica e funzionale per soggetti guariti dal COVID, ad almeno un mese dalla negativizzazione del tampone molecolare, che continuavano a lamentare sintomi coerenti con il “long COVID”. La valutazione psicologica è stata condotta mediante colloquio clinico, integrato dalla somministrazione di tre questionari: GAD-7, PHQ-9, IES-R.
Risultati. Fra Giugno 2020 e Dicembre 2021 sono state valutate 152 persone, il 73% delle quali aveva necessitato di ricovero ospedaliero per COVID. L’elaborazione dei risultati dei questionari ha mostrato che: il 53% dei pazienti presentava sintomatologia ansiosa, il 47% presentava sintomatologia depressiva, e il 20% sintomatologia post traumatica da stress.
Discussione e conclusioni. I sintomi psicologici riscontrati sono risultati correlati con l’infezione da SARS-CoV-2; tale dato si dimostra in accordo con i risultati della letteratura finora esistente. Nel nostro studio, il ricovero, come espressione di forma più severa di malattia, non è risultato associato ad un incremento del rischio di sviluppare sintomi psichici. Viceversa, verosimilmente per un vissuto di disagio psicologico da isolamento, il disagio psicologico più rilevante è emerso nei soggetti che avevano presentato una forma più lieve di malattia.